BISCOTTI DI MANDORLE
CHI HA INVENTATO LA PASTA DI MANDORLE?
Nel VI sec. d. C. gli Arabi usavano lavorare lo zucchero insieme alle mandorle macinate per creare dei dolcetti particolari, un biscotto di mandorle la cui ricetta si tramandò nel tempo. L’usanza, infatti, raggiunse la Sicilia dove, alla fine dell’XI sec., nel monastero benedettino fondato dai nobili Goffredo ed Eleoisa di Martorana, vicino alla chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio a Palermo, i monaci preparavano deliziosi dolci con pasta di mandorle, la cui ricetta prevedeva semplicemente acqua, zucchero e mandorle, talmente prelibata da essere anche chiamata “pasta reale”, degna dei re.
L’INGREDIENTE SPECIALE DEI BISCOTTI DI MANDORLE: LA "PIZZUTA" DI AVOLA
Narra il poeta greco Callimaco che, quando il giovane ateniese Demofoonte, figlio di Teseo e Fedra, giunse in Tracia, incontrò la principessa Fillide. Se ne innamorò e, appena la sposò, ricevette in dote Anfipoli. Assalito, però, dalla nostalgia per la patria, decise di partire alla volta di Atene, giurando a Fillide che sarebbe ritornato dopo un anno. Il giovane non fece, però, ritorno, come aveva promesso. Fillide si uccise, ma la Dea Atena, commossa dallo sfortunato destino della giovane, la trasformò in mandorlo. Quando Demofonte tornò in Tracia, avendo saputo della morte di Fillide, corse disperatamente ai piedi del mandorlo e lo cinse in un abbraccio: l’albero si riempì di piccoli fiori bianchi, a testimoniare l’amore di Fillide.
Il mandorlo è una pianta originaria dell’Asia orientale che, dalla Grecia, si diffuse in Sicilia.
Era conosciuto anche con il nome di “noce greca” e, per molto tempo dopo l’invasione della fillossera nella metà dell’Ottocento, rappresentò la migliore coltivazione alternativa alla vite. Tra le varietà di mandorla italiana, la “Pizzuta” di Avola è una delle più pregiate e, insieme a Romana e Fascionello, una delle tre cultivar tipiche del territorio siracusano. Facilmente riconoscibile per la sua caratteristica forma ellittica allungata a un’estremità – “pizzuta”, appunto – ha un guscio duro e liscio ed è l’ingrediente principale delle tradizionali paste di mandorla, protagonista della confetteria gourmet e utilizzata in numerose ricette e preparazioni pasticcere.
Le mandorle di Avola sono un concentrato di proprietà benefiche e un alimento completo ed equilibrato dal punto di vista nutrizionale. L’apporto proteico, infatti, contribuisce al nostro fabbisogno giornaliero; ricche poi di manganese, rame e riboflavina, sono un’iniezione di energia, soprattutto nei momenti in cui ne abbiamo maggiormente bisogno. Proteggono arterie e cuore e aiutano ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue. In particolare, la quantità di polifenoli, sostanze benefiche per la salute, contenuti nel tegumento – la buccia – della mandorla di Avola è tre volte superiore a quella della mandorla californiana.
BISCOTTI DI MANDORLE: CHE VINO ABBINARE?
Noi siciliani, per abitudine, consumiamo i biscotti di pasta di mandorle insieme al caffè oppure a fine pasto, accompagnandoli magari con un liquore, un digestivo oppure un vino dolce intenso e profumato come il Moscato di Siracusa: le sue caratteristiche note aromatiche ben si accompagnano alla frutta secca e, in particolare, a questi dolcetti di mandorle, di cui valorizzano le proprietà organolettiche.
DEGUSTAZIONI E APERIVINI IN CANTINA
Scegliete la vostra esperienza tra vino e cibo!
Ogni calice di vino che presentiamo in degustazione, insieme agli assaggi più caratteristici della gastronomia locale, è una vera esperienza del vino, del suo territorio di produzione, ne racchiude caratteristiche, storia, tradizioni, cultura.
I nostri vini sono il racconto della terra che nutre e conferisce sapidità alle uve, della dedizione alla campagna e al lavoro tra le vigne, dell’avvincente storia ammantata di mito dei vitigni che, da generazioni, coltiviamo in Contrada Fanusa: il Moscato di Siracusa, il vino più antico d’Italia, l’Albanello siracusano e il Nero d’Avola.