Abbinamento vino e sarde a beccafico

Le sarde a beccafico sono uno dei piatti più caratteristici della tradizione siciliana. Se siete alla ricerca di un vino bianco siciliano per un abbinamento tanto classico quanto gustoso e caratteristico, noi ve ne proponiamo uno che sa di territorio, condito con un pizzico di storia, una spruzzata di tradizione e quel tocco di creatività che ha sempre contraddistinto la cucina della nostra regione.
Vino bianco siciliano per pesce sarde a beccafico cosa abbiniamo - Cantine Gulino

Cosa significa sarde a beccafico?

La tradizione gastronomica siciliana celebra le sarde a beccafico come uno dei piatti più caratteristici, noti e replicati, con tantissime varianti. Eppure ben poco ha a che vedere il beccafico, una specie di volatile oggi protetta, con le sarde che, invece, sono dei pesci simili alle alici e alle acciughe.
Il beccafico è un uccellino simile alla capinera, ghiotto di fichi e dalle carni molto saporite, dolci e succulente. Bisogna tornare indietro nel tempo per scoprire la relazione tra questi due “ingredienti”.
Siamo nella Sicilia del 1800.
I nobili siciliani si dilettavano nell’arte venatoria. I volatili cacciati passavano ai cuochi al servizio delle loro famiglie che, con il beccafico in particolare, preparavano una pietanza riservata a pochi: servire il beccafico era, però, un privilegio, un onore per pochi ospiti di riguardo.
Farcivano il beccafico con un ripieno a base di pangrattato, formaggio grattugiato erbe aromatiche e le interiora del volatile, mettevano tutto in forno e, infine, li servivano con la coda all’insù, in modo che si potessero facilmente afferrare e gustare.
Il profumo del beccafico si spargeva ovunque. Una tentazione continua, un piacere negato ai popolani al servizio dei nobili che non potevano andare a caccia né mangiare quel tipo di prelibatezze. Grazie alla loro inesauribile fantasia inventarono una versione alternativa e a buon mercato, sostituendo la carne del beccafico con un ingrediente più semplice e povero, ma ugualmente saporito: le sarde, da cucinare con un ricco e profumato ripieno a base di uva passa, succo di arancia e limone, pinoli, pangrattato.
Da far invidia alla ricetta originale.

Come si fanno le sarde a beccafico?

Oggi il beccafico è una specie protetta, ma le sarde a beccafico continuano a essere una prelibatezza tutta sicula.
Come spesso accade, ogni zona ha una sua peculiarità nel cucinare questo piatto: nella parte occidentale le sarde vengono arrotolate ad anello, con la coda in altro e infilzate negli spiedini, come nella tradizione del beccafico, e ripiene di uvetta, pinoli, pangrattato, prezzemolo; nella parte orientale, invece, sono cucinate in coppia, con una sarda a fare da base, poi il ripieno e, infine, sopra un’altra sarda per chiudere.
Nella zona del catanese, poi, le sarde vengono marinate nell’aceto e cucinate con un ripieno di pangrattato, pecorino o caciocavallo, aglio e prezzemolo.
In alternativa alle sarde, si possono usare le alici.

Sarde a beccafico: che vino abbinare?

Alle sarde a beccafico, piatto tipico della tradizione culinaria siciliana, accostiamo un vino bianco aromatico, fresco e strutturato. La nostra scelta cade su Fania, blend tra Fiano e Inzolia, la cui piacevolezza si sposa bene con il gusto deciso delle sarde e, allo stesso tempo, ne esalta il caratteristico gusto agrodolce. 

Condividi l'articolo!

Letture consigliate

Speciale Natale 2024 vini da regalare per Natale

Speciale Natale 2024: vini da regalare per Natale

Natale si avvicina e i nostri vini, nella loro veste migliore, si preparano ad accompagnare pranzi e cene natalizie e, perché no, a diventare il dono perfetto per amici e familiari. Se non hai ancora le idee chiare o stai pensando di regalare vino a Natale, scegli una delle nostre nuove Gift Card natalizie oppure una delle eleganti confezioni regalo vini con i nostri Calici di Storia.

Continua a leggere...
Che vino bere con la mostarda di uva?

Che vino bere con la mostarda di uva?

Ottobre è tempo dei tipici dolci preparati con il mosto cotto: la mostarda di uva e i lolli di mosto. Profumi e sapori che ci riportano indietro nel tempo, alle ricette di una volta, alle antiche e genuine tradizioni contadine della nostra terra che sopravvivono ancora nei canti popolari, al cibo che, come il vino, è vivo puntello a queste caduche memorie, capace di tratteggiare le usanze di un passato ormai dimenticato.

Continua a leggere...