Degustazione vini siciliani, racconto del territorio

Degustazione vini siciliani: dove andare? Ci sono luoghi, nella nostra Sicilia, in cui degustare il vino è come bere un sorso di storia, perché il vino è storia di un territorio. Posti speciali, come Siracusa, patria di Albanello, Moscato e Nero d’Avola, in cui essa si dischiude in un calice e, nei mille profumi che giungono alle narici, condensa secoli e secoli di tradizioni, culture, leggende capaci di coinvolgere, emozionare, imprimere ricordi nella memoria.
Degustazione vini siciliani, racconto del territorio - Cantine Gulino

Degustazione vini siciliani: esperienza di gusto, espressione del territorio

«Vino di Siracusa! Che pazza idea!
In tutti gli atti del dramma si parla del vino di Siracusa: ma chi mai ha bevuto vino di Siracusa?»
«Capperi!» – esclama Mery – «se lo desiderate ve ne farò bere una bottiglia.»
«Di vino di Siracusa?»
«Sì.»
«E dove volete trovarne?»
«In tutti i caffè.»

“[…] Cammin facendo s’avvennero in altri giornalisti, i quali, meravigliati nell’udire che il vino di Siracusa non fosse un mito, un simbolo, una invenzione del poeta, s’aggiunsero alla comitiva pel desiderio di assaporare questo divino liquore siciliano”.

Appare davvero surreale questo dialogo tratto da Il Fuggilozio. Amenità letterarie contemporanee.
Lo stupore del critico giornalista, dopo aver assistito alla rappresentazione della Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti, in cui
si brinda con l’ottimo vino di Siracusa, contrasta con la serenità del suo interlocutore che, con naturalezza, lo rassicura: il vino di Siracusa è reperibile ovunque, in ogni caffè che si rispetti. Gli promette una bottiglia, perché finalmente possa conoscerlo anche lui.

Dove degustare il vino in Sicilia?

Insieme alla Campania e alla Calabria, la Sicilia è stata una delle aree di più antica tradizione vinicola d’Italia. In questo contesto, caratterizzato da grande biodiversità e da influenze storiche e culturali diverse, il territorio siracusano ha sempre rivestito un ruolo di tutto rispetto: brillano nel firmamento dei vini siciliani quelli prodotti dai vitigni storici e tipici della zona, come il Moscato di Siracusa e il Nero d’Avola, entrambi – si pensa – introdotti dai Greci quando giunsero nella parte orientale dell’isola per fondare le loro colonie occidentali, e l’Albanello.

Parlare, quindi, di viticoltura nel siracusano e degustare vini tipici di questo territorio è come fare un salto all’indietro nel tempo, per tornare a circa tremila anni fa. Un tempo lontano in cui la vite cresceva spontanea, abbondante e selvatica in questa parte della Sicilia, quella orientale, e i Greci, giunti dopo un lungo viaggio per mare dalla loro madrepatria Corinto per fondare Siracusa nel 734/733 a. C., non solo introdussero in queste terre nuovi vitigni, agevolando il passaggio dalla vite selvatica a quella coltivata, ma vi diffusero le prime tecniche di allevamento della vite, con coltura ad alberello, di potatura, selezione varietale, vinificazione.

Degustazione vini siciliani: i vitigni autoctoni e storici di Siracusa

Il vino siracusano, nell’antichità, aveva fama certa e riconosciuta: lo menzionavano spesso scrittori e poeti, trovava ampio spazio nelle opere letterarie e artistiche, tanti ne descrivevano caratteristiche e ne raccontavano la storia. 

Lo storico ed enologo Saverio Landolina Nava, vissuto tra il ‘700 e l’800, individuò nel vino siracusano, prodotto dalle uve bianche e profumate di Moscato bianco, il vino dolce e aromatico creato dall’antico re siracusano Pollis (VII sec. a. C.) da un vitigno originario dei Monti Biblini della Tracia e trapiantato a Siracusa dai Greci, i cui tralci erano particolarmente tortuosi, attorcigliati intorno al proprio sostegno, da meritare l’appellativo di “Eileos”.

Il vino Pollio siracusano, ancora oggi, è considerato il primo vino della Magna Grecia e il più antico d’Italia e d’Europa.

La Sicilia è Moscato di Siracusa, Nero d’Avola e Albanello e non solo Marsala, Grillo o Catarratto.

L’area del Sudest siciliano ha, infatti, caratteristiche geologiche del tutto diverse dal resto della Sicilia. Il territorio siracusano occupa la parte orientale dell’altopiano dei Monti Iblei, i monti più a sud d’Italia. Quella degli Iblei è una placca di confine tra Africa ed Europa, estrema propaggine settentrionale della placca africana che qui incontra quella europea. La micro-placca “siculo-iblea” contribuisce, insieme al clima mite tipico della zona, a determinare quel terroir unico e peculiare che rende queste terre particolarmente predisposte alla coltura della vite: i terreni sono una mescolanza di sabbie e calcareniti derivate dalla sedimentazione marina, conosciute nella letteratura geologica con il nome di panchina, una particolare tipologia di deposito marino costiero, riscontrabile lungo le coste italiane e, in particolare, lungo quelle della Sicilia e della Sardegna. Queste formazioni sono costituite da arenarie e conglomerati di resti fossili, soprattutto di molluschi, e sono state plasmate dal tempo e dall’azione abrasiva del mare.

Visite cantine Sicilia degustazione vini, un’esperienza del territorio attraverso vitigni storici e vini tipici

Al di là degli aspetti tecnici del vino e delle degustazioni di vino, che possono far apparire questo momento come un’esperienza riservata solo a chi è un profondo e appassionato conoscitore, capace di coglierne appieno ogni sfumatura e caratteristica, la visita in cantina e la degustazione, con il suo carico di storia e di storie, di tradizioni familiari, di attaccamento alla terra, è un’occasione per calarsi nel contesto in cui il vino è prodotto, accostarsi all’antico mestiere del vigneron e scoprire nuovi vini fortemente connessi ai luoghi in cui nascono.

Un’esperienza trasversale che prescinde da quanto si è ferrati intenditori di vino, ma consente a tutti, grazie alla degustazione di vini siciliani tipici, di conoscere e vivere il territorio da un punto di vista diverso e insolito, di intraprendere un percorso alternativo a quelli più noti e battuti, e, nel caso di Siracusa, esplorare e fare esperienza di un luogo che vanta più di duemila anni di storia, anche attraverso ciò che esso ha di più tipico e tradizionale, come il vino: il “muscateddu vrancu”, il Moscato di Siracusa; l’antico Albanello siracusano, esclusivo della zona, raro e leggendario, le cui origini si perdono nel tempo; il nobile Nero d’Avola, principe della viticoltura siciliana.

VISITE E DEGUSTAZIONI IN CANTINA

Scegliete la vostra esperienza tra vino e cibo!

Ogni calice di vino che presentiamo in degustazione, insieme agli assaggi più caratteristici della gastronomia locale, è una vera esperienza del vino, del suo territorio di produzione, ne racchiude caratteristiche, storia, tradizioni, cultura.
I nostri vini sono il racconto della terra che nutre e conferisce sapidità alle uve, della dedizione alla campagna e al lavoro tra le vigne, dell’avvincente storia ammantata di mito dei vitigni che, da generazioni, coltiviamo in Contrada Fanusa: il Moscato di Siracusa, il vino più antico d’Italia, l’Albanello siracusano e il Nero d’Avola.

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