Inzolia: il vitigno siciliano dai mille nomi
“Ausora”, “Insora”, “Anzonica”, “Insolia”, “Insolia di Palermo”, “Ansolica”, “‘Nzolia”, “Zolia bianca”, “Inselida”, “Ansolia”: quanti nomi per un solo vitigno!
Si dice che sia uno dei più antichi vitigni siciliani a bacca bianca.
A certificare le origini, però, rimangono solo sparute e frammentarie fonti storiche.
Il vitigno siciliano Inzolia, da cui hanno origine vini bianchi freschi e generosi come me, ha avuto, nel tempo, nomi diversi: in Toscana, per esempio, conoscono l’Inzolia, coltivato già al tempo dei Romani, con il nome di Ansonica. Secondo la ricostruzione dei ricercatori Dalmasso, Alessio e Breviglieri fu, però, la Sicilia la terra di approdo di questo vitigno che proveniva dalla Grecia. Nell’isola, soprattutto nelle zone del palermitano, trapanese e agrigentino, ha trovato condizioni pedoclimatiche favorevoli e adatte allo sviluppo le sue caratteristiche tipiche e le sue indubbie qualità.
La riconosciuta parentela genetica con i vitigni greci Rhoditis e Sideritis ha rafforzato questa tesi e supportato l’idea che siano stati i Greci, tra l’VIII e il VII sec. a. C., o addirittura i Fenici, a diffonderlo in Sicilia. Nel tempo, poi, l’Inzolia raggiunse la Sardegna, la Calabria, il Lazio e la Toscana, in particolare l’Isola d’Elba, l’isola del Giglio e l’Argentario.
Si dice, inoltre, che l’Inzolia abbia illustri parentele con i celebri vitigni Moscato giallo e Grillo.
Una delle prime e più antiche menzioni del vitigno Inzolia è, ancora una volta, di Plinio il Vecchio che, nella sua Naturalis Historia, gli attribuisce il nome di “Irziola”, storpiato forse dai siciliani in “Inzolia”.
Poiché il nome “Ansonica” è stato ricondotto al francese “sorie”, il cui significato è “fulvo, di colore dorato”, quasi un richiamo al colore delle foglie essiccate, altri studiosi hanno ipotizzato per l’Inzolia origini francesi: sarebbero stati i Normanni a dare al vitigno questo nome e a importarlo in Sicilia nel periodo della loro dominazione.
DOVE SI PRODUCE IL VINO INZOLIA?
VINO INZOLIA: CARATTERISTICHE DEL VITIGNO E DEI VINI
Con i suoi grappoli dorati e abbondanti, il vitigno Inzolia prospera su terreni collinari e costieri, anche se predilige le zone marine, le basse quote, laddove il clima è ventilato e i terreni sono calcarei-argillosi. L’uva è molto ricca di zuccheri e povera di acidità. Si presta alla vinificazione e anche come uva da tavola.
Inzolia, vino: dall’unione con il vitigno Fiano nasce il nostro vino bianco Fania
Dopo questa digressione sulle origini e le caratteristiche del vitigno Inzolia, mi presento: il mio nome è Fania e racconto con originalità la tradizione vitivinicola del Sud Italia: nel mio bianco nettare s’incontrano i vitigni Fiano e Inzolia che danno vita a una perfetta fusione tra equilibrata sapidità e buona aromaticità, tra spezie, ginestra e ananas, pera e nocciole i cui sentori giungono al naso e alla bocca come una ventata di sapida freschezza.
Sono un ottimo vino da aperitivo, ideale anche per affiancare gustosi e tipici piatti di pesce.