Visitare cantine in Sicilia

Aria aperta, vigneti a perdita d’occhio, il profumo del mare, un calice di vino di qualità: visitare cantine e aziende vitivinicole è un modo diverso di sperimentare e conoscere un territorio, immergendosi nella sua storia, tradizione e cultura enogastronomica.
Visitare cantine in Sicilia

Visitare cantine storiche con degustazione di vino

Le file ordinate dei vigneti disegnano un’affascinante trama nello spazio delimitato dall’orizzonte.

Il profumo che sale dalla campagna e dal mare circostante avvolge il paesaggio e trasporta allo spirito i sapori autentici del territorio. Quando vi accostate alle usanze e tradizioni locali, assaporando i vini e i prodotti tipici, riscoprite la gioia semplice ed essenziale delle piccole cose.
Un bicchiere dopo l’altro, il tempo si ferma e si risvegliano passioni ed emozioni sopite.

Visitare cantine è la chiave per scoprire nuovi luoghi o ritrovare posti dimenticati, per ritornare ai genuini piaceri di un tempo e apprezzare la bellezza della semplicità.

Qual è il periodo migliore per visitare una cantina?

Se avete scelto di visitare cantine in Sicilia, la primavera e l’estate sono il periodo migliore per scoprire la nostra cantina storica a Siracusa: trascorriamo più tempo all’aperto, passeggiamo tra le vigne, godiamo dei meravigliosi profumi della campagna, ci rilassiamo in giardino per degustare il meglio della nostra produzione di vini insieme ai prodotti tipici del territorio che meglio ad essi si abbinano. Profumi e colori sono più vividi, il paesaggio svela tutti i suoi segreti nascosti, nuove fragranze inebriano i sensi. 

Scoprirete i vitigni principali e tipici di questa zona – il Moscato, l’Albanello e il Nero d’Avola – introdotti dai Greci che fondarono Siracusa e diffusero la coltivazione della vite in tutto il Val di Noto, e con le nostre degustazioni in cantina assaggerai il meglio del nostro ricco patrimonio vinicolo.

Cosa si trova nelle cantine da visitare?

Il vino è un eccezionale cantore del territorio, custode di memorie familiari e di secoli di storia.

Le nostre autoctonie sono tessere di un grande mosaico in cui è ritratta la storia di Siracusa, una delle città più antiche d’Italia. Durante la visita della cantina, la degustazione dei vini permette di accostarsi a questi eccellenti frutti delle vigne non per una bevuta veloce o come semplice accompagnamento di un pasto, ma per vivere da vicino i luoghi in cui la vite prospera di stagione in stagione, i grappoli maturano e, di vendemmia in vendemmia, diventano i migliori vini della nostra tradizione ed emblema della nostra storia.

Al di là degli aspetti tecnici del vino e delle degustazioni dei vini in sé, che può far apparire questo momento come un’esperienza riservata solo a chi ne è profondamente appassionato e ne comprende appieno i meccanismi, la visita in cantina, con il suo carico di storia e di storie, di tradizioni familiari e il legame con il territorio, è un ritorno alla vita di campagna, un modo originale di stare a contatto con la natura e un’occasione per accostarsi all’antico mestiere del vigneron, la cui presenza rende l’esperienza in cantina unica e permette di dialogare con chi quel vino lo crea ogni giorno, lo conosce alla perfezione e ne trasmette valori, storia e cultura.

La campagna può insegnare tanto a tutti: adulti, giovani, perfino ai più piccoli. Così la visita in cantina, che culmina con il momento della degustazione dei vini accompagnati dai prodotti tipici del territorio, dai più tradizionali ai più sfiziosi, è un’esperienza trasversale che prescinde da quanto siamo appassionati o intenditori di vino, ma ci consente di conoscere e vivere il territorio da un punto di vista diverso, insolito, alternativo. Visitare cantine è:

  • un’occasione per stare all’aria aperta. Il tour inizia sempre con una passeggiata tra i nostri vigneti e, nel periodo estivo, più ci avviciniamo alla vendemmia, più le piante sono ricche di grappoli sempre più maturi;
  • un’opportunità per accostarsi ai segreti del vigneron. Durante la passeggiata, infatti, scoprirete le origini dei vitigni storici che coltiviamo e ci soffermeremo sul nostro lavoro di vignaioli, condito da aneddoti sulla vita in campagna e sulla storia della nostra azienda vinicola di famiglia;
  • un modo per approfondire la storia del nostro territorio. Dedicheremo un momento all’antico palmento del ‘600 che, ancora oggi, custodiamo in cantina, realizzato con la tipica pietra calcarea della zona e dove un tempo avveniva la pigiatura dell’uva. Potrete anche vedere un antico torchio per l’uva ed entrare in bottaia, con le botti in legno di rovere francese dove affina il Nero d’Avola prima di passare in bottiglia;
  • un momento per accostarsi ai nostri Calici di Storia. All’ombra del gazebo, nello spazio per le degustazioni che abbiamo allestito nel giardino della cantina, circondati dalla pace e dal silenzio della campagna, continueremo questo racconto del territorio attraverso i nostri Calici di Storia accompagnati da proposte da prodotti tipici locali, artigianali, a chilometro zero.

Come si svolge la visita in cantina?

Al vostro arrivo, vi presenteremo brevemente la nostra cantina, le sue origini, i vigneti di cui andremo a conoscere storia e caratteristiche durante una splendida passeggiata immersa nel verde.

I terreni di Contrada Fanusa, acquistati dai nostri antenati nel 1793 e dove ancora oggi sorge la nostra cantina, erano coltivati a vigneti già dal 1600. Una tradizione della zona, naturalmente predisposta alla coltivazione della vite, in particolare, a quella di vitigni a bacca bianca, per la produzione di vini bianchi e, soprattutto, dolci come il Moscato di Siracusa, in cui si riflettono le peculiarità di questo terroir unico. Ci troviamo all’interno di una delle più belle contrade marine del siracusano, vicino a un litorale alternativamente sabbioso e roccioso di incredibile bellezza, limitrofi a diverse riserve e aree naturalistiche: “il Plemmirio ondoso, su cui 2500 anni fa si accamparono gli Ateniesi prima della disfatta nel porto di Siracusa; Costa Bianca, con la roccia calcarea e baratri sul mare azzurro cupo; la Fanusa, “colei che appare e risplende” come dice il suo nome greco. E ancora l’Arenella dalle spiagge generose, il porticciolo di Ognina e, a seguire, dopo un ampio tratto di terra e vegetazione incolta dove pascolano mucche lentissime e piene d’occhi, Fontane Bianche”.*

Nel latino medievale, il toponimo “Fania” indicava il bosco, la macchia mediterranea. Nel periodo medievale, infatti, la zona era incolta, ricca di boschi che correvano lungo le coste, ritenuti sacri nell’antichità e successivamente utilizzati per la raccolta della legna, rifugio per gli animali, pascoli, protezione delle colture dal vento marino.

Già dal 1600, però, i nostri antenati si occupavano di viticoltura. Quando acquistarono i terreni in Contrada Fanusa che, in origine, erano querceti, distrutti poi dai Romani per realizzare granai, continuarono la coltivazione della vite in questa zona d’elezione per le uve di Moscato, uno dei vitigni autoctoni le cui origini corrono parallele alla fondazione della nostra città.

DAI VIGNETI ALL'ANTICO PALMENTO

La nostra cantina conta oggi circa 15 ettari di vigneti: Albanello, Moscato di Siracusa e Nero d’Avola, vitigni autoctoni e storici del territorio; Chardonnay, Inzolia e Syrah. La visita in cantina ti permette di conoscere il contesto geografico e geologico, socio-culturale e storico, fondamentale per comprendere le caratteristiche dei vini e la loro ricchezza anche in termini culturali: vi accompagniamo, infatti, in un viaggio che inizia dalla descrizione della zona in cui ci troviamo, da come la particolare conformazione dei terreni, misto di sabbia e calcareniti, il clima mediterraneo e il peculiare microclima, la vicinanza del mare, contribuiscano a creare la perfetta alchimia alla base della nostra produzione vinicola.

Dopo una breve pausa sotto la folta chioma a forma di cuore della “zaituna”, uno dei due ulivi storici che donano la loro corposa ombra sulla via tra la cantina e i vigneti, si torna in cantina, dove esiste ancora un antico palmento risalente al 1600, con le vasche dove veniva pigiata l’uva e la bottaia in cui affina il nostro Nero d’Avola.

Arriva, infine, il momento di accomodarsi e lasciarsi avvolgere dalle fragranze più caratteristiche dei nostri vini. La degustazione si svolge nel giardino dietro la cantina, all’aria aperta, all’ombra di un gazebo. Dedichiamo grande attenzione alla degustazione in cantina, il momento conclusivo, ma centrale, della visita: selezioniamo con cura i prodotti tipici e le pietanze da abbinare ai nostri vini affinché, adeguatamente accompagnati dal nostro “narratore del vino”, ne colgano ogni sfumatura, aroma e caratteristica.

* G. Norcia, Dizionario sentimentale di una città, Vanda ePublishing 2016.

VISITE E DEGUSTAZIONI IN CANTINA

Scegliete la vostra esperienza tra vino e cibo!

Ogni calice di vino che presentiamo in degustazione, insieme agli assaggi più caratteristici della gastronomia locale, è una vera esperienza del vino, del suo territorio di produzione, ne racchiude caratteristiche, storia, tradizioni, cultura.
I nostri vini sono il racconto della terra che nutre e conferisce sapidità alle uve, della dedizione alla campagna e al lavoro tra le vigne, dell’avvincente storia ammantata di mito dei vitigni che, da generazioni, coltiviamo in Contrada Fanusa: il Moscato di Siracusa, il vino più antico d’Italia, l’Albanello siracusano e il Nero d’Avola.

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